Non c’è solo il rispetto ambientale in senso stretto tra le priorità di Nokia. La responsabilità di impresa, vero e proprio vanto dell’azienda finlandese, si esplica anche in altri campi.
E’ il caso dell’approvvigionamento di metalli e minerali necessari alla produzione dei propri telefoni cellulari, spesso provenienti da aree politicamente e socialmente instabili, e potenzialmente causa di conflitti tra le popolazioni indigene.
Nokia collabora da diversi anni con aziende e industrie che hanno le stesse esigenze di approvvigionamento di materie prime, ed è una delle aziende più attive nel collaborare ad un progetto promosso dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per la tracciabilità lungo tutta la catena dei minerali e dei metalli.
Scopo finale è riuscire a evitare che i propri acquisti possano provocare conflitti tra le popolazioni o sfruttamento della manodopera, obiettivo raggiungibile solo attraverso lo scambio di informazioni tra le varie aziende e il controllo sul posto dei propri fornitori.
Nokia ha chiesto assicurazione scritta da parte dei fornitori per garantire che i prodotti non contengano tantalio proveniente da aree di conflitto, e questo discorso è stato esteso anche per altre materie prime (stagno, tungsteno e oro).
In un comunicato, Nokia ha dichiarato:
“Pur apprezzando i passi positivi verso l’obiettivo di risolvere il problema dei minerali provenienti da aree a rischio di conflitti, ci rendiamo conto che rimane molto lavoro da fare. Crediamo che per poter andare avanti e trovare una soluzione efficace e sostenibile, sia necessaria la collaborazione tra diversi settori industriali che utilizzano questi stessi metalli. E’ importante che tutti gli attori che finora hanno prevalentemente osservato gli sviluppi, si trasformino in partecipanti attivi e collaborino con costrutto agli sforzi, perché per raggiungere lo scopo è necessario che tutti remino nella stessa direzione.”
Quando una grande azienda multinazionale come Nokia agisce, pur nella legittima aspirazione al ricavo economico, nel rispetto di regole sociali, etiche ed ambientali, non possiamo che esserne soddisfatti. Se anche altri seguissero gli stessi principi, e lo diciamo senza voler fare del facile moralismo, il mondo, forse, sarebbe migliore.
Capito ora perchè nokia costa un pochino di più degli altri?
E nemmeno tanto vero che costa più degli altri… Non dimentichiamo i prezzi del phono… Che quanto a rispetto a livello mondiale, l’ unico vero impegno consiste nel boicottare le altre aziende (vedi galaxy 10`) o rubare brevetti (vedi nokia…) E per questo le mani di un adulto e un bambino che si incontrano sono… Erano davvero significative… Solo che ora le hanno levate… Con l’ arrivo di una certa nuova azienda partner… Sarà un caso???
Lascia stare l’iFogn quello è un prodotto a parte,io dicevo rispetto agli altri concorrenti che montano Android o Winzoz phone
Ah, ok, comunque se è vero che i prezzi sono un pò più alti, è anche vero che alla fine scendono presto e sono giustificati dalle motivazioni suindicate, ma anche -negli ultimi tempi soprattutto- da una solidità al di sopra della media…
Spero rimangano fedeli al loro credo. 🙂
bè si certo,il prezzo è giustificato anche dalla qualità dei materiali di costruzione,molto al di sopra degli standard delle altre marche(compreso iFogn)
Comunque leggevo tempo fa su nokioteca che il primo smartphone winzoz phone avrà in realtà solo il nome di nokia,ma verrà assemblato da una azienda cinese esterna a nokia,quindi non lo so mica quanto saranno resistenti i prossimi cellulari nokia
Né quanto saranno “verdi” … Ma quanto avranno di nokia i prossimi nokia?? Il controllo qualità? Di elostr? Fantastico, un nome una garanzia… A questo punto sono curioso… Preoccupato, ma curioso… Vediamo a fine anno questa americanata made in cina…
Maledetta globalizzazione!
Oltretutto è di oggi la notizia dell’ennesimo suicidio nella fabbrica cinese di iphone…… 🙁