Nella mattinata di oggi, 15 marzo, Nokia ha annunciato tre nuove collaborazioni con le tre più importanti aziende hi-tech a livello mondiale: Microsoft, Google e Amazon. In tutti i casi l’accordo siglato vede l’azienda finlandese protagonista nello sviluppo di nuove soluzioni cloud che, in combinazione con la tecnologia 5G, consentiranno a Microsoft, Google e Amazon di creare nuove opportunità di monetizzazione oltre che nuovi servizi per i propri clienti business e privati.
La collaborazione con Microsoft è finalizzata all’integrazione della tecnologia Cloud RAN di Nokia sulla piattaforma Microsoft Azure, quella con Google è volta allo sviluppo congiunto di nuove soluzioni radio 5G basate sul cloud per portare maggiore efficienza alla piattaforma di edge computing e all’ecosistema di applicazioni di Google, mentre l’accordo con Amazon (AWS) è stato siglato per unire forze e risorse nella ricerca e nello sviluppo di nuovi casi d’uso del 5G per i clienti finali di Amazon.
I tre suddetti accordi giungono a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione del rapporto annuale di Nokia relativo al 2020, un anno funesto e complicato per tutti che però ha consentito all’azienda finlandese di ottenere, soprattutto nell’ultimo trimestre, un miglioramento delle performance sia nel margine lordo sia in quello operativo. Dallo stesso rapporto si evince anche che Nokia, a seguito della conversione in azioni del corposo contributo finanziario concesso lo scorso agosto, ora detiene il 10% del capitale sociale di HMD Global.
Se volete saperne di più visitate la sezione Newsroom del sito di Nokia.
Bene per Nokia, sul 5G erano partiti per primi ma poi erano rimasti indietro, ora hanno la possibilità di recuperare con contratti importanti. Ma che questa nuova linfa si traduca in un maggiore impegno nel settore della telefonia mobile non ci credo. Hanno già preannunciato un esubero di 10.000 dipendenti, a breve partiranno gli incontri con i sindacati (laddove esistono…). Segno che le difficoltà ci sono e non credo che i risparmi derivanti da una ristrutturazione di tale portata li vanno ad impiegare in Hmd
Lo hanno già fatto…acquisendo il 10% di HMD.
@Vito Esatto taglieranno tutti i rami secchi e tutto ciò che oggi è catalogato come senza futuro per concentrarsi su ciò che conta e che produrrà fatturato e investimenti di ampio respiro. Di certo Hmd non è in una posizione privilegiata….
HMD Global è una società indipendente, cosa c’entra con i “rami secchi” di Nokia??
Vero che è indipendente, però se ora Nokia detiene il 10% delle azioni e l’investimento non porta utili ma perdite, non è detto che Nokia insista con il “foraggiare” Hmd ripianando eventuali conti in rosso. Alla fine il “ramo secco” lo taglierebbe cedendo i diritti di uso del brand (alla scadenza della concessione, se non prima) ad altro competitor, senza investire più nulla. Ora che Hmd ha avuto un “aiutino” da Nokia, Google e Quallcomm non possono sbagliare, con i prossimi modelli devono risalire la china e non è facile.
Infatti Foxconn ha dismesso gran parte dei suoi investimenti proprio per questo motivo: portava perdite. Ed era in perdita nonostante le ottime vendite del 2018 (ricordiamo che il brand era tornato al n.3 in Europa e al n. 8 mondiale, con un +700% y-y, mentre oggi è 5° e 13° con vendite ai minimi storici). Perché dunque acquistare adesso quote di un’azienda in perdita, se non per una strategia a medio-lungo termine sul PROPRIO brand? E perché il nuovo CEO di Nokia, in netta antitesi col predecessore, fra le sue prime operazioni ha disposto questo investimento? E infine, se i rami secchi sono questi investimenti, perché invece che tagliare il ramo Technologies (quello più direttamente correlato) sta per tagliare il personale impiegato nelle divisioni “Mobile Networks” e “Cloud and Network Services (ossia l’attuale core business di Nokia)? Intanto la licenza scade fra 5 anni soltanto (3 per i feature phone). Stiamo alla finestra, la partita è aperta e ad oggi non si può escludere niente 😉
@alex930 Perché Hmd è una azienda finlandese con ex dipendenti Nokia, quando devono tagliare in Finlandia non lo fanno mai a cuor leggero. L’aiuto c’è stato ma non quanto serviva ad HMD, che ha dovuto accettare anche quello di Qualcomm e Google. Io lo vedo più come un puntello per tenere in piedi la baracca e spostare di qualche anno in avanti ogni decisione. Per ora gli interessa promuovere il brand ma per quello gli bastano i feature phone dove sono leader mondiali e nei Paesi emergenti sono ancora molto apprezzati, specie in India, dove Nokia ha una filiale importante e forti interessi. Segnali di una strategia a medio-lungo termine per competere ad alti livelli con gli smartphone non ne vedo ancora, forse verranno più da Google e Quallcomm che da Nokia