Noi fan di Nokia lo sappiamo bene ma la società di ricerche di mercato Counterpoint Research lo ha di nuovo certificato e ribadito nel suo più recente rapporto sui dispositivi mobili: gli smartphone Nokia Android prodotti da HMD Global sono i più aggiornati e i più resistenti attualmente disponibili sul mercato.
I dispositivi Nokia guidano la classifica Trust 2020 stilata da Counterpoint per quanto riguarda la sicurezza del sistema, la qualità di costruzione e i device “enterprise-recommended” by Google superando alcuni dei più blasonati brand del settore: un riconoscimento importante che viene assegnato agli smartphone di HMD Global per il secondo anno consecutivo!
I risultati della ricerca sono riassunti nel whitepaper dal titolo “Nokia Phones Lead the Trust Rankings based on Software, Security Updates and Build Quality” pubblicato a questo indirizzo e l’immagine che vi proponiamo a seguire riassume, sinteticamente, quella che è la situazione attuale: il brand Nokia è al primo posto in classifica seguito da OnePlus, Samsung, Xiaomi e poi tutti gli altri.
Questi risultati arrivano in un momento in cui il mondo intero si sta adattando a convivere con il virus SARS-CoV-2, compresi i cybercriminali che spesso sfruttano le emergenze, le vulnerabilità e i punti deboli degli utenti online per impossessarsi illecitamente di dati sensibili e informazioni private. Notizie recenti hanno infatti riportato che:
- il 39% degli utenti mobile aziendali hanno visto compromissioni alla sicurezza (fonte: The Verizon Mobile Security Index Report)
- gli esiti di App Annie mostrano che l’utilizzo di business app è cresciuto del 220% nel primo semestre 2020 (rispetto al 2019)
- dati PwC indicano che 1/5 dei lavoratori dipendenti si ritiene vulnerabile nei confronti del cybercrime
Inoltre, secondo un rapporto di Europol denominato “Internet Organised Crime Threat Assessment (IOCTA)“, nell’ultimo anno è stato registrato un sensibile aumento delle attività criminali cyber-related, e gli esperti ritengono che la spesa globale per combattere tali minacce raggiungerà i mille miliardi (Darius McDermott, FundCalibre).
Alla luce di tutto ciò noi di Nokioteca continuiamo ad essere orgogliosi di aver scelto Nokia e invitiamo tutti i lettori a fare il passaparola e a condividere questo articolo con gli amici e i conoscenti più scettici e che, ancora, continuano a dare fiducia e credito alle aziende asiatiche produttrici di smartphone.
È indubbiamente un ottimo risultato. Io pure vorrei continuare a dare fiducia al marchio. Per sostituire 8 Sirocco però non posso comprare un low-end, fra i tanti che hanno fatto uscire (e sia chiaro che ho fatto comprare a un mio familiare il 5.3 ed è davvero un prodotto fantastico per quello che costa!). Il nuovo top di gamma manca da troppo tempo e non ci sono neanche indiscrezioni su uscite vicine. L’8.3 anche se enorme potrebbe essere un buon compromesso (foto eccellenti a quanto dicono le recensioni estere), ma in Italia a distanza di mesi chissà che fine ha fatto??…dovrei acquistarlo d’importazione…
@alex930 Ciao, dato che anche tu sei un possessore di Nokia 8 Sirocco, dopo Android 10 riesci ad utilizzare GCam?
@Giuseppe No, è diventata purtroppo incompatibile…ed è un ottimo motivo per cambiare telefono…..
@alex930 Se proprio non vuoi acquistarlo d’importazione, puoi valutare un nuovo Sony con ottiche Zeiss.
Nokia garanzia di qualità, altroché!!
L’ unica cosa di questa classifica che mi lascia perplesso è l’ assenza dei pixel di Google, e di Sony..
Credo che per stilare la classifica siano stati considerati i 10 brand di smartphone Android più venduti in tutto il mondo, e quelli di Sony e i Pixel di Google non sono tra questi.
@fla76 Bei prodotti anche quelli, ma i Pixel sono di nicchia e Sony ha avuto un crollo nelle vendite, non so ora che quota di mercato hanno, se fosse inferiore all’1% di HMD sono in crisi nera. Ci sono rumors secondo i quali Sony vorrebbe abbandonare, l’accordo con Zeiss sembra l’ultima carta da giocare per risollevare le sorti della ex Ericsson. Spero che ce la facciano, sarebbe un peccato, anche quelli sono smartphone progettati in Europa.
Però… riflettendo proprio sul fatto che i nuovi Nokia si distinguono in qualità dai marchi cinesi, come dice il post, questo vuol dire che in Europa ci sono ancora competenze di prim’ordine. Perché non mettere insieme le forze di ciò che rimane e tentare una “riscossa” Europea? Per quanto ne so ci sono tre centri R&D ancora attivi che vengono da un passato di successo: HMD Nokia in Finlandia, Sony ex Ericsson in Svezia, Alcatel in Francia. HMD ha perso la dimensione industriale con l’uscita di FIH/ Foxconn, la ex Ericsson la sta quasi perdendo (Sony, che se si ritira chiude tutto), Alcatel invece ce l’ha ancora perché dietro c’è un colosso molto solido, Tcl. L’importanza di avere una dimensione industriale è dimostrata proprio da Alcatel. Guardate gli ultimi prodotti del 2020. La fascia di riferimento, nella tradizione Alcatel, è sempre medio bassa, ma la qualità c’è e in base al prezzo di vendita (basso) forse in questo momento hanno il rapporto qualità prezzo migliore. Per dirne una, TCL costruisce i display LCD in proprio e sono ottimi display. Economie di scala che mantengono il prezzo competitivo. TCL ora ha deciso di fare qualcosa nella fascia medio alta, visto che il 5G avanza, quindi hanno voglia di investire. Se consideriamo che ora il marchio Alcatel è di proprietà Nokia, che lo ha concesso in licenza a TCL, consentendo al gruppo cinese di continuare a sfruttarne la notorietà, un contatto tra questi due colossi per unire le risorse umane dei rispettivi centri R&D, convincendo magari Sony ad essere della partita con i suoi ingegneri svedesi, anche ripescando, perché no, il marchio Ericsson, sarebbe fantastico. Pensate che una sinergia del genere darebbe fastidio ai produttori orientali? Io credo di sì.
@Vito Sony è una multinazionale giapponese, con l’ europa non c’entra nulla…
@Me1 Vero, ma alcuni anni fa ha acquistato la divisione mobile di Ericsson, da quel momento i cellulari prodotti furono marchiati Sony Ericsson e quando cominciò la produzione di smartphone il marchio Ericsson non fu più utilizzato. Oggi li conosciamo come Sony, anche se vengono sempre progettati in Svezia nel centro R&D della vecchia Ericsson. Piuttosto che mollare tutto, come sembra vogliano fare, anche loro potrebbero essere coinvolti in un progetto di rilancio europeo nel settore (che unisca le forze dei centri R&D europei) come partner industriale, visto che hanno già impianti produttivi dedicati. Perché anche se progetti in Europa hai sempre bisogno delle fabbriche asiatiche. L’esperienza di HMD con FIH / Foxconn è stata negativa e alla fine stava quasi appiedando HMD, TCL e Sony sarebbero partner industriali più seri.
@Vito Di Ericsson è rimasto solo il know-how, ma il nome legato agli smartphone è preistoria legata ai ricordi di noi over 40…
Non avrebbe appeal e poi dubito che i centri di produzione (ammesso che ci siano ancora) in Europa (poi dipende cosa produrrebbero ancora) possano competere con le catene di montaggio cinesi, coreane & vietnamite..
@fla76 Non ci sono fabbriche di smartphone in Europa, l’ultima l’ha chiusa Nadella appena insediato in MS ed era di Nokia, se non ricordo male in Ungheria. Ci sono ancora i centri di progettazione ex Ercsson e Alcatel che non sono stati chiusi quando Sony e TCL hanno rilevato le attività. In Finlandia e stata messa in piedi HMD, ma con molti ex dipendenti Nokia, diciamo con quel che resta della ex divisione mobile di Nokia. Situazione: alla ex Ericsson si progettano ottimi smartphone a marchio Sony di fascia medio alta, ma sono in crisi di vendite. HMD progetta smartphone a marchio Nokia, ma appiedata da FIH / Foxconn ora è costretta a rivolgersi a produttori cinesi minori, che non non so fino a che punto possono dare le stesse garanzie di Foxconn in termini di qualità e affidabilità del prodotto. Infatti sembrano aver optato per proseguire sulla fascia medio-bassa con Android One, scelta che guarda al mercato business/aziendale più che a quello consumer. Però avrebbero il potenziale per fare molto di più. Alcatel è quella messa meglio, TCL è una realtà industriale e finanziaria molto solida. Però il loro target storico e la fascia bassa del mercato consumer, ottimi prodotti per il prezzo che hanno, ma di fatto finiscono in parte per fare concorrenza agli HMD / Nokia sui mercati emergenti. Quando TCL ha deciso di investire nel settore e di alzare l’asticella con i primi smartphone di fascia medio-alta, come il TCL 10 5g, il prezzo è concorrenziale ma si vede che non è nelle loro corde andare su livelli più alti, alcune lacune ci sono. Una sinergia dei tre centri R&D europei credo che gioverebbe a tutti e tre i marchi, competenze e professionalità in Europa c’è ne sono ancora. Se è fantafinanza non lo so, nel campo delle telecomunicazioni e del 5g in sede europea si ragiona già su un polo unico europeo che metta d’accordo Nokia/Alcatel ed Ericsson, oggi concorrenti. Si tratterebbe di scendere un gradino e occuparsi anche dei terminali che usiamo tutti i giorni. Con Huawei in difficoltà, perché non provarci? La butto lì, senza pretese e senza aspettarmi nulla…
@Vito Stai facendo fanta-finanza su ipotesi irrealizzabili…a parte che io sinceramente non ho -e mai lo farei- preso in considerazione un Alcatel, anche se mi fa piacere che continuino a campare pure loro…
Capisco quello che vuoi dire, ma giusto per fare un esempio, prediamo il nuovo Alcatel 3x 2020 (non si tratta di cinofonini, ho esperienza personale). Display LCD da 6,55″, Android 10, Ram 4 gb, rom 64 gb, soc Mediatek octa-core (4x 2.0 ghz e 4x 1,6 ghz), NFC, Bluetooth 5.0, 4 fotocamere posteriori (16+5+2+2 mpx) con AI e 23 scene preimpostate, fotocamera anteriore 8 mpx con flash lcd, batteria da 5000 mah, riconoscimento del volto. Parliamo di fascia medio bassa. Listino a 160 €, su Amazon a 140 €, qualche store italiano lo da anche a meno, uno store di Messina a 120 €. Foto decenti, non può essere un cameraphone a quel prezzo. Domanda: Hmd Nokia per quel prezzo riuscirebbe a commercializzare un modello con caratteristiche uguali? No, anche se probabilmente buona parte della componentistica è uguale a quella che usa HMD sulla stessa fascia. Il marchio Nokia ha un altro blasone, giusto che lo paghi un pò di più, ma oggi i costi di produzione di Hmd non sono quelli di Alcatel che ha alle spalle TCL, un colosso industriale. Probabilmente HMD aveva il partner migliore come socio (Foxconn fa anche gli iPhone), ma oggi non c’è più e secondo me se ne deve cercare un’altro, che non può essere ne Google (che basa il suo business su prodotti immateriali), ne Quallcom, che produce qualche componente e nulla più. A meno che non decidano di restare un marchio di nicchia, scelta legittima, ma …. addio vecchia Nokia!
@Vito Vito, io posso solo dire che il mio muletto 4.2 e il nuovo nokia 5.3 sono due smartphone equilibrati, che girano bene, e hanno un bel design nonostante siano di fascia bassa, quindi solidi, efficienti e raccomandabili a chiunque.
Con nokia mi sono trovato sempre bene, quindi anche avesse lo 0.0000000001% di market share continuerò ad acquistare e consigliare nokia fino a che farà smartphone, perché per me la differenza con i cinesoni c’è.
Dei dati di vendita me ne frego, anche se chiaramente mi piacerebbe avesse più successo, ma fino a che non fanno marketing pesante parliamo di aria fritta.
@fla76 Fai benissimo e sul marketing hai ragione. Rispolverare il vecchio motto “connecting people” con tanta pubblicità come un tempo non sarebbe male. Può darsi che non se la sentono di aggredire il mercato, ma un po’ di coraggio non guasterebbe. I cinesi ne hanno da vendere, vedi Oppo, marchio sconosciuto fino a poco tempo fa, ora come vende. Ma tant’è…
@Vito Il Nokia 5.3 (che ha mia mamma) come foto e qualità costruttiva se lo mangia l’Alcatel 😉
@alex930 E non solo l’ Alcatel!….io l’ ho configurato x una amica della mia compagna, sono rimasto impressionato dalla maneggevolezza, dalla reattività e dalla qualità delle foto
@alex930 Sulla qualità costruttiva i Nokia sono ben fatti, che letteralmente si “mangino” altri marchi lo si può pensare da fan se si vuole, ma non è che gli altri stiano a guardare. Ormai è sempre più difficile che uno smartphone dia problemi e qualcuno lo hanno avuto anche i Nokia. Anche sulle foto ormai si tende al livellamento, in buone condizioni di luce un po’ tutti fanno buone foto. Nella fascia medio bassa non troviamo eccellenze fotografiche, i sensori e le ottiche “esclusivi” di un marchio non esistono, a medio che non ci spostiamo sulla fascia alta, Nokia e Sony usano ottiche Zeiss, qualcun’altro le Leica e magari troviamo i migliori sensori Sony che rendono bene anche con poca luce, dove anche il 5.3 (come tanti altri modelli di altre marche) soffre.
@Vito Una sinergia con Sony e Alcatel è ipotesi estremamente improbabile. Esistono invece alcune teorie analoghe ma correlate ai recenti finanziamenti da parte di Google, Qualcomm e Nokia Corporation in HMD. La nuova centralità europea di Nokia Mobile (HMD) secondo alcuni potrebbe non essere del tutto casuale…chissà, vedremo. Leggiti l’editoriale di NokiaMob “The latest investment in HMD might be the 1st step in creating a european mobile giant” 😉
@alex930 Certo che è il primo passo, se Google e Qualcomm non avessero visto il potenziale non avrebbero investito. Però bisogna vedere quali sono gli obiettivi di Google, Qualcomm e della stessa Nokia in questa operazione. Nokia aveva già mollato un altro finanziamento nel 2018, segno che in HMD c’era qualche difficoltà, quello odierno potrebbe essere un aiutino e nulla più. La partecipazione di Google, magari interessata al suo programma Android One o ai suoi Pixel, oppure di Qualcomm, che magari promuove il “suo” 5G parandosi dai rivali, di per sé non mi ispirano fiducia su un ritorno del marchio Nokia come un tempo. Il pallino in mano ce l’ha sempre Nokia Corporation, secondo me. Si accontenta dell’1 – 2% di quota di mercato per HMD o vuole pensare in grande e tornare tra i primi 10 costruttori, o magari tra i primi 5? Secondo me, per pensare in grande ci vogliono sinergie e un partner industriale serio (non come FIH) e solido. La mia idea magari non è praticabile, ma qualcosa dovranno inventarsi se vogliono ritagliarsi un ruolo nel mercato consumer.