E’ con l’immagine qui sotto che una delle aziende leader in ambito fotografico anticipa un’importante notizia che interesserà tutti gli appassionati di fotografia. OmniVision ha appena annunciato nuovi sensori CMOS da 14.6 Megapixel che consentiranno di realizzare foto ad altissima risoluzione e registrazioni video in Full HD 1080p a 60 frames al secondo. Progettati per le fotocamere digitali compatte, le ridotte dimensioni di questi sensori potrebbero sbarcare anche sugli smartphone di fascia alta nel corso di quest’anno.
Una delle caratteristiche ormai indispensabili per un telefonino di ultima generazione è proprio la fotocamera. Che sia da 1 o da 8 MegaPixel, la presenza o meno di un sensore ottico per scattare foto incide pesantemente sulla scelta del cellulare. L’articolo di oggi, come suggerisce il titolo, non è però incentrato sulla possibile introduzione di questi nuovi e potenti sensori sui telefonini, ma piuttosto sulle differenze tecniche tra CMOS e CCD di cui spesso si fa confusione.
Sono in molti, infatti, a confondere le due tecnologie e con questo articolo intendo spiegarvele molto brevemente, al fine di fare un po di chiarezza sull’argomento.
- Sensori CCD (Charge Coupled Device):
Questi sensori offrono molti vantaggi in termini di qualità perché vantano un’ottima sensibilità alla luce esterna. Questa sensibilità, importantissima per la resa finale e la qualità dell’immagine, è dovuta ad una particolare struttura del sensore. Tale caratteristica, però, può rivelarsi un handicap in certi casi, soprattutto quando il soggetto inquadrato dall’obiettivo si trova in condizioni di forte luminosità. I sensori CCD, attualmente, hanno un elevato costo di produzione, e ciò non permette la loro diffusione sui dispositivi mobili.
- Sensori CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconductor):
Più recenti dei CCD, i sensori CMOS hanno ridotte dimensioni e un costo di produzione più contenuto. Offrono anch’essi immagini di qualità ma hanno una minore sensibilità alla luce e ciò influisce sulla resa finale con un maggior disturbo o “rumore” (effetto alone blu) nelle foto realizzate in condizioni di scarsa luminosità. I sensori CMOS sono stati il vero motore innovativo per l’entertainment mobile.
Inutile dire che la qualità delle immagini non dipende solo dal tipo di sensore ma anche, tra l’altro, dalle lenti. Non è un caso, infatti, che Nokia abbia deciso di montare ottiche Carl Zeiss sui suoi smartphone di fascia alta, e vi assicuro che a parità di sensore (stessi megapixel) la differenza si nota eccome.
Auguriamoci che questo 2010 porti tante novità in ambito fotografico, con la speranza però che siano alla portata delle nostre tasche 😉
Ciao,bell’articolo! 🙂
Vorrei sapere una cosa,che dimensioni ha il sensore cmos del nokia n97 mini?
Che intendi per ‘dimensioni’?? L’N97 mini ha una fotocamera da 5 megapixel..
Come “che intendi per dimensioni”? o.O
Ti ha chiesto quanto grande è il sensore del nokia n97, probabilmente perchè ne sa più di te di fotografia digitale.
Infatti se tu a parità di dimensioni di sensore metti più megapixel migliori l risoluzione ma perdi in qualità immagine per via del rumore.
Ti spiego: il sensore è come un pezzo di pellicola sensibile alla luce. Può avere diverse dimensioni, intendo come area di estensione… 2×2 cm, 3×8, etc etc.
Ne esistono vari formati: il 35 mm è il più grande, ed è pari all’estensione di una diapositiva di una vecchia pellicola.
Ma ovviamente per questioni di spazio nelle fotocamere compatte vengono ridotti. Ad esempio la maggior parte delle compatte ha sebsori grandi 1/8 o 1/3 circa del 35 mm.
Nei cellulari anche peggio.
Se tu in un sensorino così piccolo infili troppi megapixel succede che questi catturano troppa luce rispetto all’immagine e generano rumore, ovvero quella specie di grana tipica delle foto di bassa qualità.
Perciò bisogna saper bilanciare bene estensione area sensore e il numero di megapixel che contiene.
Ad esempio una compatta digitale di buona qualità avrà parecchio rumore indicativamente se si superano i 10 megapixel su sensore da 1/2,33.
Indicativamente, poi subentrano qualità lenti e costruzione ovvio.
I cellulari hanno sensori ancora più piccoli a volte, e perciò 5 megapixel spesso sono già tanti, e producono notevole rumore.
Per questo nokia sony ed altri hanno fatto mettere lenti come le zeiss su di essi. Una lente migliore è più luminosa ed aiuta il sensore a scattare foto ad iso meno alte senza incappare in troppo rumore.
Con una lente “scura” il sensore dovrebbe alzare la sensibilità, la iso, e di consguenza salirebbe il rumore!
COMUNQUE NON HO TROVATO NULLA SUL SENSORE DEL N97 MINI, MA TEMO SIA INTORNO AL 1/4 DI DIMENSIONI… SORRY, IL FATTO STESSO CHE NOKIA NN LO PUBBLICIZZI FA PENSARE SIA DAVVERO PICCOLO.
per esperienza cmq se vuoi foto davvvero belle nn affidarti ad un telefono, se devi fare foto con gli amici si. occhio al flash, che usi spesso negli spazi chiusi… che sia un bello xenon e non led!
Beh.. non sono un esperto di fotografia, se tu ne sai più di tutti perchè non ci fai una lezione con un bell’articolo dedicato alle fotocamere dei cellulari.. Saremo lieti di pubblicarlo.. 😉
Ottima precisazione ;-), anche se per i cellulari non è proprio come hai detto tu. Le dimensioni di un sensore, su uno smartphone di ultima generazione, si avvicinano tantissimo a quelle delle fotocamere più compatte 🙂 e quindi da qui, non c’è bisogno che continuo, perchè ti puoi ri-allacciare al tuo ragionamento.