Recentemente sul forum Nokia sono apparse diverse discussioni relative al grafene, un nuovo materiale costruttivo che, a quanto pare, in un prossimo futuro rivoluzionerà l’intero settore dell’elettronica di consumo. All’inizio consideravo queste discussioni come un semplice strumento di divulgazione scientifica. Ultimamente, però, la cosa sta diventando insistente e sospetta, e per questo ho deciso di creare questo articolo per approfondire l’argomento assieme a voi.
Già all’epoca della sua scoperta (credo fosse il 2004 o 2005) rimasi affascinato dalle proprietà di questo materiale ottenuto in laboratorio dalla grafite e dunque costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio. Il grafene è eccezionalmente resistente (circa 100 volte più dell’acciaio) e sottilissimo, tanto da poter essere arrotolato su se stesso. E’ infatti spesso come un atomo di carbonio e per questo motivo viene considerato un oggetto bidimensionale. E’ un ottimo termo-conduttore, paragonabile al rame come conduttore di elettricità, e perciò ideale per costruire celle solari.
Queste caratteristiche (estrema sottigliezza e ottima conducibilità) ne fanno un materiale eccellente per circuiti elettronici ad altissime prestazioni e basso consumo: una delle prime applicazioni è stata produrre transistor da 300GHz, ma la previsione è che possano esserne costruiti di potenza 3 o 4 volte superiore. E’ dunque facile prevedere per questo materiale un destino simile a quello della scoperta dei polimeri, ovvero una vera e propria rivoluzione nella vita di tutti i giorni, tanto che il grafene ha fruttato il premio Nobel agli scienziati autori della scoperta.
Ma veniamo ora alle applicazioni pratiche nel campo della telefonia mobile. Nokia, da sempre all’avanguardia nella ricerca scientifica, ha in progetto ormai da diversi anni un concept di cui abbiamo spesso parlato qui sul Nokioteca Blog (clicca qui), il famoso ‘morph‘. E questo dispositivo dovrebbe proprio essere costituito dal grafene.
Nelle immagini e nei video che seguono, realizzati grazie a uno studio congiunto tra il Nokia Research Center e il Nanoscience Centre dell’Università di Cambridge, si possono ammirare dei cellulari estremamente versatili che possono assumere diverse forme, essere ripiegati e arrotolati.
Il Nokia Morph, proprio grazie alle proprietà del grafene, ha una superficie idrofobica e idrorepellente, è in grado di monitorare la composizione, e quindi la qualità, dell’aria che lo circonda, e può fungere da caricabatterie ad energia solare grazie alla sua composizione frattale. La sua struttura, inoltre, è in grado di riconoscere quando viene ripiegato o arrotolato e adattarsi di conseguenza.
Altro capitolo di fondamentale importanza è la possibilità di poter arrivare a progettare delle batterie in grafene che, grazie alla sua capacità di immagazzinare e trasmettere energia, potrebbe risolvere definitivamente il problema del consumo energetico e quindi dell’autonomia dei moderni cellulari.
Tutto ciò sembra fantascienza, ma le grandi innovazioni hanno bisogno di visioni al limite, e non mi sorprenderei di vedere un dispositivo simile al morph, tra uno o due anni. Voi che ne pensate?
un telefono così lo scambio per uno scontrino e lo butto nella spazzatura 😀
a parte gli scherzi..figata!!
L’avevo segnalato questa mattina 🙁
IBM, sta puntando molto sul grafene e ha anche già prodotto diversi transistor con questa tecnologia, sono contento che ora anche Nokia si metta dietro.
ti avvisa anche di chi ti chiamera’.
non con la versione release però… Devi aspettare l’aggiornamento.
non ho mai avuto il nokia tone sul telefono, ma quando lo sento, sopratutto dopo una presentazione del genere mi emoziono…
questa marca per me è dura da cambiare, mi piace troppo.
però secondo me sono andati troppo in la con la fantasia…
certo, un telefono simile è una straficata assoluta!
si può capire da questi video come in fondo nokia sia molto più avanti di apple.
quelli che vende Apple non sono cellulari sono telecomandi giocattolo
Che bella parola che ho letto per l’ennesima volta: Università di Cambridge. Italia sempre assente, guai se fosse nominata per qualche ricerca in questo campo.
A parte questo, è davvero una cosa entusiasmante di cui avevo letto qualcosa ma non gli avevo dato mai eccessiva importanza. La cosa che mi ha veramente colpito è la resistenza così impressionante rispetto all’acciaio. Non l’avrei mai detto 😉
bè un cellulare del genere è proprio da film di fantascenza eppure secondo me molto molto vicino alla realizzazione.
Comunque delle università italiane non si sente mai parlare ma di scienziati italiani che fanno scoperte rivoluzionarie ce ne sono moltissimi,anzi non mi stupirei se nello staff dell’università di Cambridge che ha lavorato con nokia,ci sia un italiano,non ti pensare che noi italiani siamo scemi,sono solo le università che non hanno pubblicià,ma le menti qui ci sono e come solo che lo stato le lascia andare via
esatto italiani(o di origine italiana) si distinguono in tutto il mondo, il problema è che qui non c’è possibilità di esprimere le proprie capacità.
Tornando IT dico che l’applicazione più utile sarebbe la batteria che è davvero il tallone d’achille di tutti i cellulari al giorno d’oggi e rilancerebbe Nokia davvero in alto.