Il Project ARA, nome in codice della piattaforma di Google per la ricerca e lo sviluppo di smartphone modulari, presto si trasformerà in realtà. A margine della I\O 2016 Conference tenutasi la scorsa settimana, Google ha infatti annunciato che entro l’anno in corso fornirà agli sviluppatori e a propri partner i primi dispositivi modulari di test mentre l’arrivo sul mercato dei primi modelli è stato programmato per il 2017.
Ad ulteriore dimostrazione che il progetto è giunto ad uno stadio avanzato ci sarebbe anche l’indiscrezione riportata dal sito Wired secondo cui in Google ci sarebbero già 30 persone che attualmente utilizzano un dispositivo modulare ARA come smartphone primario di tutti i giorni.
Come potrete vedere nel video a seguire, l’idea di fondo del Project ARA è quella di offrire all’utente la possibilità di sostituire le componenti hardware del proprio smartphone per renderlo ancora più vicino alle proprie esigenze ma anche per mantenerlo sempre aggiornato e al passo con i tempi, e dargli una più lunga vita.
Il Project ARA prevede la produzione di smartphone composti da slot “generici” che permetteranno di cambiare e posizionare a proprio piacimento, ad esempio, la CPU, la fotocamera, l’altoparlante o la batteria in modo semplice e senza il riavvio del sistema o impostazioni da parte dell’utente. E’ un’idea che sicuramente troverà consenso tra i geek e gli smanettoni ma anche in chi non vuole spendere troppi soldi per rinnovare il proprio smartphone (costo dei moduli permettendo).
Per saperne di più su Project ARA visitate il sito ufficiale, e non esitate a farci sapere nei commenti cosa ne pensate.
A me Google non piace per niente, ma uno smartphone così mi pare una grandissima figata! Anche esteticamente lo trovo bellissimo. Chissà come sarà dal vero. E chissà i prezzi. Vedremo.
io un concetto del genere già lo dissi sul blog, però più che veri moduli pensavo più cose simili ai pc dove si cambia ram e robe così!chiaramente anche i modulari non sono male specie appunto per cambiare fotocamere e altre robette. alla fin fine oggi gli smartphone non fanno tempo a diventare vecchi che le versioni dopo sono o troppo simili per caratteristiche o ampiamente diversi, non esistono le vie di mezzo se non in rari casi e/o bisogna scendere di categoria. Cioè oggi come oggi avere 2 giga di ram per un top/medio gamma è quasi d’obbligo e due giga di ram non sono pochi mentre avere che so una fotocamera al top non è consuetudine, riuscire ad ottenere il top magari da dispositivi mediocri ma che riescono a gestire la mole di informazioni diventerebbe sicuramente più economico di uno smartphone nuovo a 700 euro.per i prezzi per logica se vogliono vendere sicuramente dovranno essere abbordabili altrimenti resteranno sugli scaffali (se un modulo me lo vendono a 200/300 euro magari, faccio prima a cambiare tel!) io punterei più a 50/100/150 euro per i soli moduli!
comunque è ottima come idea quello che mi lascia perplesso è se il cel cade…vedere tanti pezzi farebbe cadere nella disperazione molti utilizzatori!!!un puzzle rotto!!! ;))))))))))))))))))))))))