Foxconn, la società cinese che produce componenti elettronici e dispositivi per conto di grandi marchi tra cui Apple, Dell, HP, Microsoft e in passato anche Nokia, ha annunciato il licenziamento di ben 60 mila lavoratori operanti nello stabilimento di Kushan, nella Cina orientale.
Gli operai licenziati, ha dichiarato un portavoce della società, saranno rimpiazzati dai robot per ridurre i costi legati alla manodopera: “La fabbrica Foxconn ha ridotto la propria forza-lavoro da 110.000 a 50.000 impiegati, grazie all’introduzione di robot, assaporando il successo nella riduzione dei costi del lavoro. Altre aziende, probabilmente, seguiranno l’esempio“.
Secondo quanto riporta il sito della BBC, nella provincia di Guangdong, sempre in Cina, sono già oltre 500 le fabbriche che avrebbero avviato investimenti (si parla di 4,2 miliardi di Yuan, ovvero oltre 550 milioni di Euro) per sostituire la forza lavoro costituita da esseri umani con i robot.
Sebbene Foxconn abbia assicurato che “parte” dei dipendenti licenziati saranno formati e ricollocati in altre altre attività legate ai processi di produzione come il controllo di qualità e la ricerca e sviluppo, la gran parte dei suddetti 60 mila operai perderà il proprio posto di lavoro, probabilmente senza alcun tipo di protezione sociale o assistenza per il reintegro in altre realtà.
60 mila licenziamenti in un solo colpo e in una sola fabbrica sono davvero tanti. Ok che siamo in Cina, dove in qualsiasi settore e ambito i numeri sono spropositati, ma sessantamila posti di lavoro tagliati per essere sostituiti dai robot è una cifra che non può lasciare indifferenti. E se noi, in occidente, ci indigniamo per i 10/15 mila che Nokia potrebbe presto attuare in tutto il mondo, i cinesi cosa dovrebbero dire?
Quanto c’entra tutto questo con Nokioteca e Nokia? Poco. Abbiamo deciso di riportarvi questa notizia semplicemente per farvi riflettere su dove sta andando il mondo e su come le nuove tecnologie cambieranno profondamente le nostre vite, e vi chiediamo: questo è davvero ciò che vogliamo?
Potrebbero ritirare fuori il libretto rosso di Mao se lo trovano ancora. Usano metodi da capitalismo estremo con una economia di stato. Non dovranno mai e poi mai entrare nel WTO pena la distruzione di tutte le altre economie.
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Fare macelleria sociale in uno stato con più di 1 miliardo di abitanti è un *pelino* pericoloso. Sicuramente più pericoloso che farlo in paesi 10 o 20 volte più piccoli.
La Storia non insegna nulla e lì in Cina c’è ancora tanta gente che una rivoluzione l’ha già fatta (e per meno, mi verrebbe da dire…)
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Spero di vivere abbastanza da vederla questa nuova rivoluzione. Ma mi sa….
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Alla fine é sempre la solita storia…..i soldi vanno dove già ci sono e i poveri cristi, rimangono tali, anzi si peggiora. Tanto, é pensiero comune che certe cose succedono sempre agli altri, a noi non possono succedere…….così quando la signorina avanzerà in dispensa un’altra cipolla da tagliare e ci farà un filmato, avremo la fila di quelli a cui queste cose non succedono che correranno a comprare lo smartphone nuovo e di quei sessantamila che la cipolla manco più ce l’hanno da mangiare, si ricorda più nessuno.
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Beh con Nokioteca c’entra perché comunque è una notizia legata al mondo dei dispositivi mobili!ben vengano notizie del genere sicuramente può generare interesse!sull’argomento purtroppo è così e sarà sempre peggio.Chissà magari quando si toccherà il fondo il mondo cambierà.di solito è ciclico.in Cina purtroppo, il sogno di un paese basato sui modelli comunisti andava bene finché la gente era ignorante, ora che viaggia o meglio spesso scappa, si arricchisce, investe e ottiene potere monetario resta un paese di robot.qualche domanda forse i vertici dovrebbero anche porsela oltre a risolvere i tremendi risultati dell’inquinamento e dei soprusi sociali.
[Inviato da Nokioteca 2.0]