Nokia, il brand e il ricco portafoglio brevetti saranno le armi vincenti per tornare sul mercato dei cellulari

Nokia Connecting People

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Ancora “spifferi” arrivano sulle attività che Nokia sta intraprendendo per il proprio futuro e che ci aiutano a intravedere meglio in che modo l’azienda finlandese organizzerà il ritorno nel mercato di cellulari e smartphone.

A quanto riferisce l’edizione online dell’agenzia di stampa Reuters, la divisione Nokia Technologies avrebbe pubblicato su LinkedIn decine di annunci di offerte per posti di lavoro in California tra cui spiccano quelli per la ricerca di di ingegneri specializzati nello sviluppo e gestione del software di sistema Android che Nokia adotterà per i propri futuri device. Nokia, secondo la Reuters, aveva in programma il taglio di circa 70 dipendenti della divisione Technologies lo scorso mese di Maggio, cifra che è stata poi dimezzata, a dimostrazione di un rinnovato impegno dell’azienda nel settore.

La gestione di Nokia dell’attuale CEO Rajeev Suri è stata, ed è, caratterizzata dallo snellimento della società, raggiunta attraverso la dismissione di attività giudicate poco redditizie, e più in generale dalla ricerca del massimo profitto con il minimo impegno finanziario. Rientra in questa filosofia, quindi, sia la recente cessione di Here sia i propositi futuri che porteranno Nokia a tornare in competizione nell’affollato mercato dei dispositivi mobili grazie a contratti di brand licensing, cedendo cioè in licenza il proprio marchio a fronte di un corrispettivo (royalties).

Nonostante il modello del brand licensing che Nokia vuole adottare sia molto diffuso, grazie ai progressi nella produzione per conto terzi e la standardizzazione di software, componenti e caratteristiche, Suri conta su due fattori essenziali: la grande forza che il marchio Nokia ancora possiede e lo sterminato bagaglio di brevetti ricevuto in dote dalle precedenti gestioni, un tesoro sviluppato in decenni di ricerca e sviluppo e grazie a decine di miliardi di Euro di investimenti. Senza dimenticare un terzo fattore altrettanto determinante, sottovalutato dal management Nokia ai tempi d’oro, ovvero l’incapacità di anticipare le tendenze della tecnologia e la lentezza nel venire incontro al mutamento dei gusti dei consumatori.

Nokia è convinta dell’appeal che il proprio brand ancora possiede, “conosciuto da quattro miliardi di persone”, anche se secondo una ricerca di mercato realizzata da Interbrand il marchio Nokia è in continua discesa e rischia seriamente di uscire dalla Top 100 mondiale.

“Un marchio è dimenticato rapidamente, se è assente dalla business consumer”, ha detto l’ex dirigente Nokia Anssi Vanjoki, professore presso l’Università finlandese of Technology Lappeenranta. “Il marchio non aiuta molto se il prodotto è simile a ciò che è già sul mercato. Ma se c’è qualcosa di nuovo e interessante che viene proposto, il vecchio patrimonio legato al brand può tornare utile.”



7 Commenti

  1. metacorporeo
    10 Agosto 2015
  2. Ettore
    10 Agosto 2015
  3. Thugbear
    11 Agosto 2015
  4. pasqualeNokia
    12 Agosto 2015
  5. Sputnik
    14 Agosto 2015
  6. palikao
    16 Agosto 2015
  7. Nokiavsandroid
    19 Agosto 2015

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