In una recente intervista rilasciata al sito technologyreview.com, il CTO (Chief Technology Officer) di Nokia, Henry Tirri, ha fornito qualche dettaglio su quello che sarà il nuovo modello di business su cui l’azienda finlandese si focalizzerà dopo la cessione della divisione Devices & Services a Microsoft.
La Nokia del futuro, oltre a sviluppare e implementare i servizi di geolocazlizzazione di Here e a lavorare sulle infrastrutture di rete tramite NSN, si occuperà di tecnologie avanzate legate a quella che da più parti viene definita la nuova Era dell’Internet of things, quella in cui molte più “cose” di uso quotidiano saranno connesse ad internet per fornire all’utente maggiore interattività e informazioni.
La divisione Advanced Technology di Nokia, afferma Henry Tirri, si occuperà di dispositivi e sensori indossabili, di ricerca di nuovi materiali ma anche di servizi cloud che sono strettamente legati all’Internet of things di cui sopra. Inoltre, sfrutterà i propri brevetti, per cui ha investito oltre 50 Miliardi di Euro in 20 anni, concedendoli in licenza ad altre aziende per la realizzazione di nuovi dispositivi. Si pensi ai brevetti legati alle tecnologie di imaging che potranno essere utilizzati dai produttori di fotocamere ma anche a quelli legati alle tecnologie per la connettività utili ai futuri dispositivi indossabili.
La Nokia che rimarrà (in Finlandia) dopo lo storico accordo con Microsoft non si prefigge di rivoluzionare il mondo del computing come ha fatto in passato con i dispositivi mobili ma di offrire soluzioni che possano agevolare le sue future evoluzioni attraverso l’implementazione delle infrastrutture per la connettività globale, l’adozione di materiali innovativi e di tecnologie avanzate in grado di migliorare la vita delle persone.
Henry Tirri ci ricorda che Nokia è stata una delle aziende fondatrici del consorzio Graphene Flagship Consortium contribuendo allo studio e alla ricerca delle nanotecnologie, ed in particolare quelle legate al grafene che offre infinite possibilità di impiego tra cui quella per la realizzazione di dispositivi elettronici “indossabili”. E probabilmente, aggiungiamo noi, sarà questo il settore che darà Nokia maggiori soddisfazioni.
In futuro Nokia, afferma Tirri, difficilmente tornerà ad occuparsi di dispositivi mobili e dell’implementazione di User Interface per tali prodotti ma è un settore che comunque continuerà a tenere in considerazione anche dopo la cessione della divisione Device & Services a Microsoft. E conclude con un rammarico: “i nostri immensi sforzi profusi nel corso degli anni per contrastare il declino nel settore dei dispositivi mobili sono noti a tutti, purtroppo però l’avvento dell’iPhone ci ha portati da pionieri del settore mobile a player di minor rilevanza ma questo, comunque, non è dipeso dalla divisione Ricerca e Sviluppo di Nokia ma dal modello di business adottato”.
Invece di (rim)piangersi addosso, avrebbero potuto esplorare prima nuove vie. Come ora con Nokia X. Ma si vedrà in futuro.
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Sono sconcertato: non ho mai sentito il responsabile di un’azienda parlare bene della concorrenza e demolire la propria. Le sue parole non hanno senso.
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Un dirigente che ha onestamente esposto la sfida che Nokia non ha ben affrontato negli ultimi 6 anni. Un peccato ma non è detto che ci sia un rilancio diverso in futuro.
[Inviato da Nokioteca 2.0]