Nuove accuse di violazione di brevetti da parte di Nokia nei confronti di HTC, questa volta per il tethering!

Brevetto tethering di Nokia

Brevetto tethering di Nokia

Nokia è sempre più determinata a far valere i propri diritti nei confronti delle aziende che utilizzano o hanno utilizzato in modo fraudolento alcuni dei suoi brevetti, e torna di nuovo alla carica nei confronti di HTC. E’ vero, questo è un “semplice” modo per far cassa ma anche e soprattutto per far rispettare i propri diritti e rivendicare il proprio importante ruolo che ha avuto per lo sviluppo del settore della telefonia mobile. Una nuova offensiva da parte di Nokia che solo grazie alla nuova dirigenza capeggiata da Elop sembra portare frutti.

Da quanto apprendiamo dal sito fosspatents.com, una nuova vertenza è infatti in corso tra Nokia e HTC con oggetto l’utilizzo non autorizzato della funzionalità che permette di utilizzare un telefono cellulare come un gateway per offrire accesso alla rete ad altri dispositivi. Stiamo parlando del tethering, ovvero di quella funzionalità che Google, e dunque tutti i vari OEM, ha sfruttato e fatto propria fin dalla nascita di Android ma che, a quanto pare, sembra essere stata brevettata da Nokia nell’ormai lontanissimo 1995, quando ancora nemmeno si parlava del sistema operativo del robottino verde.

La causa, per qualche motivo, è stata al momento intentata solo nei confronti di HTC ma non è escluso che possa successivamente coinvolgere anche tutte le altre aziende che hanno adottato Android sui propri device, Samsung in primis! Quella che era considerata una innovazione dell’OS di Google viene dunque rivendicata come una invenzione dell’azienda finlandese, la quale ora chiederà il blocco delle vendite in USA (Paese in cui è stato registrato il brevetto e avviata la causa) qualora non si dovesse trovare un accordo che prevede il pagamento di royalties.

Google sembra preoccupata di questa accusa da parte di Nokia, tanto da essere intervenuta nella vertenza con prove e argomentazioni a sostegno di HTC, probabilmente perche teme che il proprio sistema operativo possa essere danneggiato da un eventuale sentenza a suo sfavore. Il giudice che ha in esame il caso ha però respinto ogni obiezione di Big G.

Nei prossimi giorni sapremo quale sarà il verdetto finale di questa disputa. Per maggiori dettagli cliccate qui.



4 Commenti

  1. The Obscure Rider
    25 Marzo 2013
  2. kalle
    25 Marzo 2013
  3. ste
    25 Marzo 2013
  4. Federico
    25 Marzo 2013

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