Mentre nelle aule di tribunale le cause sulla violazione di brevetti si moltiplicano, oggi apprendiamo che Nokia ha deciso di cedere parte del proprio patrimonio di invenzioni a Pendrell, una società specializzata in servizi di consulenza e nella vendita di proprietà intellettuale di terzi.
L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Pendrell di 125 brevetti e domande di brevetto registrate in vari Paesi del mondo, 81 dei quali sono stati dichiarati da Nokia essenziali per gli standard di gestione delle memorie da parte di dispositivi elettronici. Tali brevetti rappresentano una piccola parte del proprio portafogli di brevetti, sviluppato in oltre 15 anni di ricerca e sviluppo da parte di Nokia anche nel campo delle schede di memoria SD e delle memorie flash.
Nokia è stata pioniera nello sviluppo e nella evoluzione delle tecnologie di memoria interne ed esterne, e le sue invenzioni sono attualmente impiegate in circa 8000 differenti dispositivi di elettronica di consumo da più di 400 marche in tutto il mondo, compresi i telefoni cellulari, computer portatili, lettori MP3, tablet, fotocamere digitali, videoregistratori, stampanti e altri dispositivi. Questi brevetti rappresentano una porzione importante tra tutti quelli attualmente registrati per questa categoria di prodotti tecnologici, e sono considerati essenziali per i futuri sviluppi dello standard delle memorie.
Non è stato reso noto l’ammontare della transazione ma di sicuro non si tratterà di bruscolini e tutto quello che entrerà nelle casse di Nokia sarà sicuramente utile a rimpinguare le proprie finanze.
Avanti di questo passo cederanno anche il marchio …… invece di migliorare i propri prodotti, se questi brevetti sono molto importanti xche’ cederli?I soldi …ho capito con i soldi che ci sta smenando grazie a Elop deve recuperare da qualche altra parte.
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Sono “ceduti” per modo di dire. Queste società si occupano solo della parte legale, praticamente come un “recupero crediti”. Fanno causa e se vincono si trattengono una percentuale sugli introiti. I brevetti passano in mano loro solo temporaneamente, per il tempo necessario a completare le operazioni economico/legali che porterebbero via troppo tempo alle aziende.
Se funziona così va bene… Sennò c’è da preoccuparsi… Ma per come è scritto nell’articolo sembrerebbe che li abbia proprio venduti per fare cassa… E vendere i brevetti invece dei cellulari non è bello
[Inviato da Nokioteca 2.0]