Dopo aver siglato l’accordo con Microsoft, Nokia ora pensa alla riorganizzazione del personale e alla ristrutturazione dell’azienda per portare a compimento la nuova strategia.
Poco fa su Nokia Conversations è stata ufficialmente annunciata una collaborazione strategica con la società Accenture che porterà al trasferimento delle attività di sviluppo di Symbian e la cessione di un nutrito numero di dipendenti Nokia.
La collaborazione, soggetta a ulteriore perfezionamento, prevede l’impegno da parte di Accenture di sviluppare software basati su Symbian e servizi di supporto, con lo spostamento di circa 3000 dipendenti Nokia ad Accenture. Le due società prevedono di finalizzare l’accordo entro l’estate del 2011 e di procedere con il trasferimento dei dipendenti entro la fine del 2011. Inizieranno a lavorare alle attività relative a Symbian i dipendenti interessati dal trasferimento che si trovano in Cina, Finlandia, India, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Nel frattempo, Accenture e Nokia lavoreranno congiuntamente per identificare opportunità finalizzate a riqualificare e riposizionare il personale trasferito.
L’accordo prevede inoltre che Accenture fornisca mobility software, servizi commerciali e operativi anche per la piattaforma Windows Phone sia a Nokia che ad altri partecipanti di tale ecosistema. Accenture diverrà il partner preferenziale per le attività di sviluppo degli smartphone Nokia, e anche il fornitore privilegiato di servizi.
“Questo accordo conferma la nostra volontà a supportare e sviluppare l’offerta Symbian a vantaggio dei nostri clienti smartphone”, ha dichiarato Jo Harlow, Executive Vice President for Smart Devices Nokia. E aggiunge: “Mentre ci stiamo muovendo per adottare Windows Phone come piattaforma primaria per i nostri smarphone, questo trasferimento di personale qualificato ad Accenture dimostra inoltre l’impegno ad offrire ai dipendenti specializzati su Symbian nuove potenziali opportunità di carriera.”
I piani di riorganizzazione del personale, tuttavia, non terminano qui. Nokia ridurrà la propria forza lavoro a livello globale di circa 4000 dipendenti entro la fine del 2012, principalmente in Danimarca, Finlandia e Regno Unito. E lo farà nel rispetto delle normative locali e dialogando con i rappresentanti sindacali.
Nokia inoltre consoliderà le proprie strutture di ricerca e sviluppo di prodotti, per assegnare ad ognuna un chiaro ruolo e scopo. In quest’ottica la casa finlandese prevede l’espansione di alcune strutture e la riduzione e chiusura di altre.
La riduzione del personale si svilupperà in diverse fasi fino alla fine del 2012, parallelamente ai piani di roll-out del proprio portfolio di prodotti e servizi. Durante questo periodo, Nokia intende potenziare la propria capacità di sviluppo degli smartphone Nokia basati sulla piattaforma Windows Phone, e l’ampio catalogo di telefoni cellulari e di servizi.
Sempre peggio…
OK, Symbian è morto. Mi dispiace immensamente, ma ormai è ufficiale.
Comunque è morto Symbian perché non è più di Nokia…
E che centra la proprietà del prodotto… Per come conosco io Accenture era meglio uno Tsunami ma la proprietà del sistema operativo resta a Nokia e symbian non è morto, almeno fino a che il S40 non arriverà a supportare le stesso hadware e le stesse funzioni, poi semmai verrà droppato, in caso contrario ne prenderebbe il posto.
sarà… Ma a me non sembra proprio morto…
Mi pare sia diventato di moda dirlo…
Bye bye Nokia!
questo il link ufficiale…
http://conversations.nokia.com/2011/04/27/nokia-announces-next-steps-in-transformation/
potrebbe essere una buona mossa per far uscire symbian degnamente dalla scena mondiale
è la cosa peggiore che possano fare: chiudere in UE e delocalizzare nei PVS. Cellulari Nokia di fascia alta si vendono soprattutto in Europa, anche se i mercati nei PVS stanno crescendo. Perderebbero una buona fetta del mercato potenziale. Togliere il posto di lavoro ad un lavoratore, che potenzialmente è anche il tuo stesso consumatore (direttamente o indirettamente), riduce il potenziale di ripresa dell’economia. è il cane che si muove la coda. l’economia va giù, e al posto di contrastarla, amplificano il processo di recessione.
devono puntare di più sul rapporto e la fidelizzazione con il consumatore, svincolarsi dallo strozzinaggio della grande distribuzione organizzata e non abbassare la qualità dei prodotti (mantenendole in paesi come finlandia, germania, uk, …).
ma dove hanno studiato economia? sulla sezione “calciomercato” della gazzetta dello sport? 😀