Nokia e Qualcomm annunciano di aver concluso con successo i test di interoperabilità su reti 5G

Nokia e Qualcomm

Nokia e Qualcomm

Nokia e Qualcomm hanno annunciato di aver concluso i test di interoperabilità sullo spettro radio a 3.5 Ghz e 28 Ghz, ovvero sulle bande di frequenza delle future reti 5G ad uso commerciale basate su tecnologia Nokia AirScale. I test sono stati effettuati, con successo, utilizzando alcuni prototipi di dispositivi mobili dotati di processore Qualcomm e la loro conclusione segna un altro importante traguardo nel cammino verso il lancio di reti e dispositivi 5G a livello mondiale.

Nota: l’interoperabilità è, in ambito informatico, la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori, con affidabilità e con ottimizzazione delle risorse (fonte: Wikipedia).

Nel comunicato stampa congiunto diffuso nelle scorse ore, i due colossi dell’Hi-Tech dichiarano che continueranno a collaborare per guidare il settore e per portare le prime reti 5G entro il 2019, come programmato, in alcuni Paesi del mondo tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone e Corea. Ovviamente la collaborazione coinvolgerà anche i gestori telefonici e tra tutti quelli che per primi si sono resi disponibili a sperimentare le tecnologie e i dispositivi per il 5G di Nokia sulle proprie infrastrutture di rete ci sono: British Telecom, EE, Deutsche Telekom, Elisa, KT, LGU +, NTT DOCOMO, Optus, SKT, Telia e Vodafone.

E in Italia?

Se non ci saranno intoppi, nel nostro Paese il 5G inizierà a diffondersi a partire dal 2020. I principali operatori telefonici, tra cui TIM e Vodafone, hanno già avviato i test in alcune città e aree d’Italia ma potranno offrire l’accesso alla rete di 5^ generazione ai propri clienti solo quando le relative bande di frequenza saranno liberate da altri servizi e provider che attualmente ne fanno uso. Ad esempio, la banda a 700 Mhz è utilizzata dal digitale terrestre, quelle da 3,4 e 3,8 Ghz sono occupate dalla Difesa, ponti radio, collegamenti satellitari e (fino al 2022) dal wimax mentre quelle da 26 e 28 Ghz sono in uso da Enel Open Fiber e da Eolo.

Di seguito un video pubblicato da Nokia sui test di interoperabilità sullo spettro radio a 3.5 Ghz e 28 Ghz in uso sulle future reti 5G condotti assieme a Qualcomm.

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