Huawei Mate 9, impressioni e considerazioni dopo 1 mese di utilizzo

Huawei Mate 9

Huawei Mate 9

Come ricorderete, lo scorso 3 novembre Huawei ha presentato il suo nuovo top di gamma con Android 7.0 di serie e EMUI 5.0, il Huawei Mate 9. Oggi, noi di Nokioteca, dopo circa un mese di utilizzo in affiancamento ai dispositivi Lumia con Windows 10 Mobile in nostro possesso vi forniamo le nostre impressioni e considerazioni sulle sue caratteristiche hardware e funzionalità software.

Diciamo subito che Huawei Mate 9 è un dispositivo che, nel complesso, ci ha soddisfatto. Ci è piaciuto il suo design, curato nei dettagli ed elegante sebbene non molto originale, ma anche il suo ampio display ad alta definizione e con un ottimo sistema di gestione della retroilluminazione, l’ampia autonomia della batteria da 4000 mAh e la qualità del suono diffuso dal suo potente altoparlante stereo. Quello che però ci ha conquistato più di ogni altra cosa è la reattività e la velocità di risposta agli input, e la fluidità impareggiabile che il sistema garantisce in ogni ambito di utilizzo. Davvero, il Huawei Mate 9 è una scheggia!

Come potete vedere nelle foto qui sotto, Huawei Mate 9 è un smartphone di grandi dimensioni. E’ infatti un phablet con un ampio dispaly da ben 5.9 pollici ma con cornici laterali ridotte all’osso che rendono il dispositivo più maneggevole anche da chi non ha mani grandi. Tuttavia, rimane pur sempre un “padellone” e il peso di 190 grammi ce lo ricorda ogni volta che lo maneggiamo.

In merito al comparto imaging, diciamo che ci aspettavamo qualcosa di più dalla Dual Camera progettata in collaborazione con Leica con sensore a colori da 12 Megapixel e sensore in B/N da 20 Megapixel: generalmente la qualità delle foto e dei video è di alto livello ma in determinate situazioni, con il punta e scatta e le impostazioni predefinite, abbiamo notato alcune imperfezioni.

Come potete vedere negli scatti di esempio qui sotto, il risultato che si ottiene è complessivamente buono ma in alcune condizioni di luce si ottiene una sovraesposizione, e se si va nel dettaglio zoomando si nota che i contorni degli oggetti non sempre sono ben definiti. Gli scatti di notte o con poca luce, invece, sono buoni e, forse, i migliori che abbiamo mai realizzato con uno smartphone. Ottima è la velocità di scatto supportata dall’efficiente sistema di messa a fuoco laser.

Nota: le foto qui sotto sono state ridimensionate a causa del peso troppo elevato dei file originali (oltre 5 MB ciascuno).

L’applicazione Fotocamera è completa e pratica nell’utilizzo. Oltre alle tipiche opzioni di scatto (ISO, AWB, EV, ecc…) offre anche diverse modalità avanzate per realizzare foto e video originali tra cui: Bianco & Nero, Light Painting, Time Lapse, Rallentatore e Filigrana. C’è anche l’opzione che permette di attivare lo scatto automatico quando si pronuncia “Cheese” e l’utile funzione che avvisa l’utente se lo zoom impostato provoca una perdita di qualità.

A livello software non abbiamo nulla da recriminare. Il sistema operativo Android 7.0, personalizzato dalla nuova EMUI 5.0, garantisce un’esperienza d’uso piacevole e pratica grazie anche al rinnovato sistema di notifiche che raggruppa tutte quelle provenienti dalla stessa app e permette di stabilire un ordine di priorità, ma anche grazie all’introduzione del “Multi-window” che consente di dividere in due parti la schermata per visualizzare contemporaneamente due app differenti (solo quelle compatibili), e al Picture-in-Picture per tenere attiva, in una finestrella, la riproduzione di un video di Youtube mentre si fa altro. Abbiamo anche molto apprezzato il ritorno, su un dispositivo Huawei, del drawer come opzione per la scelta dello “Stile schermata Home” e del multitasking a schede.

A livello hardware, il Huawei Mate 9 offre il meglio del momento, e anche questo è certamente un punto a suo favore non da poco. Il nuovo processore octa-core Kirin 960, insieme alla GPU Mali G71MP8 900 MHz e ai 4 GB di RAM, garantisce sempre, come detto sopra, prestazioni di altissimo livello: nella navigazione sul web, nella visualizzazione di contenuti multimediali, in ambito gaming e nello sblocco del sistema attraverso il sensore per il riconoscimento dell’impronta digitale. Inoltre, l’innovativo algoritmo di apprendimento automatico messo a punto da Huawei permette di gestire le applicazioni in background e di chiudere automaticamente quelle che appesantiscono il sistema per garantire prestazioni sempre eccellenti. Il nuovo sistema di archiviazione “F2FS”, invece, migliora notevolmente le prestazioni I/O dello storage e velocizza il processo di apertura, caricamento e fruizione di app e file. Tutto questo senza mai scaldare, anche quando il dispositivo viene messo sotto stress.

Huawei Mate 9 offre anche alcune piccole comodità che in certe situazioni e circostanze possono risultare utili. Ad esempio, è possibile avere contemporaneamente attivi due account per Whatsapp e Facebook (attivando l’opzione “App Gemella” dalle Impostazioni), personalizzare la porta ad infrarossi per utilizzare il dispositivo anche come telecomando, avere attive due SIM contemporaneamente (è un Dual SIM) e di godere del LED di notifica che anche a schermo spento permette di capire quando ci sono nuove notifiche di app (LED verde) o nuovi aggiornamenti da installare (LED azzurro). Inoltre, il sensore di impronte supporta le gesture per, ad esempio, visualizzare su display le notifiche ricevute o per sfogliare le foto dalla Galleria.

Un altro punto a favore di Huawei Mate 9 lo assegniamo con convinzione al sistema SuperCharge a 5A per la ricarica della batteria. E’ davvero efficiente ma soprattutto rapida tanto che in soli 20 minuti, utilizzando il caricabatteria in dotazione, si riesce ad ottenere un’autonomia di una giornata intera per l’utilizzo del dispositivo con un uso moderato. Buona è anche la ricezione del segnale di rete per chiamate e connessioni internet in mobilità.

Se volete saperne di più su Huawei Mate 9 e sulle nostre impressioni, riproducete il video qui sotto. E se alla fine vi vien voglia di acquistarlo sappiate che su Amazon è disponibile ad un prezzo inferiore rispetto a quello di listino, vedi qui.



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